Hope is the last to die è una delle installazioni che l’artista ha realizzato per approfondire il tema del perdono. La video installazione mono canale vede uno split screen dove a sinistra una donna rappresenta l’artista stessa che attraverso la cura del proprio corpo cerca di riprendere il controllo a seguito di un lungo periodo di depressione dovuto a una perdita. La perdita dell’amore. Lo sguardo verso l’infinito alla ricerca di una risposta che grazie allo sforzo fisico e la concentrazione sul corpo, si delineerà a un orizzonte interiore. Sullo split di destra, l’ombra di una funicolare che sale senza sosta, con costanza e perseveranza verso la meta da raggiungere.
Le immagini sono state girate nel primo caso in una palestra di Cape Ton in Sud Africa e nel secondo sulla cabinovia del Monte Etna in Sicilia.
Hope is the last to die is one of the installations that the artist has created to explore the theme of forgiveness. The single-channel video installation sees a split screen where on the left a woman represents the artist herself who, through the care of her body, tries to regain control after a long period of depression due to a loss. The loss of love. The gaze towards infinity in search of an answer which, thanks to physical effort and concentration on the body, will outline itself on an inner horizon. On the split on the right, the shadow of a funicular that climbs relentlessly, with constancy and perseverance towards the goal to be reached. The images were shot in the first case in a gym in Cape Ton in South Africa and in the second on the Monte Etna in Sicily.